
La nuova ospite del nostro spazio dedicato alle interviste è l'illustratrice Giorgia Vallicelli, che conosciamo bene perché ha collaborato con Annarita Tranfici illustrano la storia "Le avventure del curioso Bottoncino" per il nostro marchio editoriale Officina Milena Kids.
Da sempre innamorata del disegno, sognava di creare manga, poi ha scoperto la bellezza dei libri per bambini.

Chi è Giorgia Vallicelli?
Ho quarant'anni (giovane dentro, sul fuori ci stiamo lavorando) e vivo da sempre a Bologna. Sono mamma di una pelosetta di quattro anni, la mia cagnolina Milù. Amo la musica, il cinema e la pizza. E naturalmente disegnare, lo faccio sempre e ovunque.
Come mai hai scelto di illustrare libri per l'infanzia?
Ho sempre avuto un grande amore per i libri illustrati, fin da piccolina. Mi piaceva moltissimo perdermi nelle illustrazioni mentre la mia mamma mi leggeva le storie. Credo di avere sempre avuto nel cuore questa passione, e un po' alla volta ho capito che volevo raccontare il mio mondo interiore ai bambini, farli sognare, incantarli.
Da ragazzina, ho avuto una lunga fase in cui sognavo di fare la mangaka, finché non ho riscoperto il magico mondo dell'illustrazione e, da allora, non ho più smesso.
Ho studiato tanto, mi sono allenata e ho lavorato sodo. A volte è stata molto dura, ma ora posso finalmente dire di avere trasformato la mia passione in una professione.

Che cosa ispira lo stile dei tuoi disegni? Quali tecniche utilizzi?
L'ispirazione viene letteralmente da ogni cosa che mi circonda. Un luogo, un'immagine su internet, una chiacchierata con qualcuno.
In particolare però la natura e i bambini stessi sono un grande stimolo per la mia creatività. Così come il lavoro degli artisti che amo, e che mi ispirano costantemente.
Apprezzo tutti i media, ma da diversi anni mi sono specializzata nell'illustrazione digitale, perché mi concede enorme libertà e infinite opportunità di sperimentare e posso farlo ovunque arrivi la mia tavoletta grafica.
Come ti fa sentire avere il potere di creare un mondo, trasformare un'idea in qualcosa di visibile?
È ciò che amo di più di questo lavoro: la libertà di creare e dare vita a luoghi e personaggi, senza limiti se non la mia fantasia. È una polvere magica che mi fa sentire un po' fatina. Per me, che sono una sognatrice, questa è pura magia.

Hai collaborato, tra le altre, con Officina Milena Kids, per il libro “Le avventure del curioso bottoncino”. Che cosa ti ha lasciato questa storia?
Bottoncino è un protagonista adorabile: tenero, fragile ma coraggioso. Avere l'opportunità di dare forma e colore alla storia di Annarita Tranfici è stata un'esperienza bellissima che mi ha arricchito tanto. Un racconto di resilienza e coraggio, il cui piccolo protagonista si trova ad affrontare difficoltà apparentemente insormontabili ma, con l'aiuto dei suoi amici, trova la forza di non arrendersi mai. Una storia a misura di bimbo.
Che rapporto hai con le case editrici? Hai sempre pubblicato con la piccola editoria, o c'è stato qualche grande nome?
Ho sempre avuto collaborazioni soddisfacenti e proficue, penso che per un illustratore sia fondamentale misurarsi con la realtà dell'editoria, per comprendere quanto lavoro ci sia dietro la creazione di un libro, in tutte le sue fasi. Principalmente lavoro con piccole case editrici, ma ricordo con piacere una meravigliosa collaborazione con Gribaudo, per un libro sul Natale. Un'esperienza davvero istruttiva, che mi ha lasciato tanto. E poi chi non ama il Natale?


